Nei nostri giorni, per grazia di Dio, una buona parte di cristiani ha abbandonato l’eresia doceta, quella di chi guardava a Cristo soltanto come Dio, ma ha riscoperto, soprattutto con il ritorno all’assiduità con le Sante Scritture, l’umanità di Cristo. Il figlio di Dio, che era Dio, si è fatto veramente sárx, carne fragile e mortale, si è fatto uomo come noi e in mezzo a noi. Gesù era il Figlio di Dio che facendosi uomo ha messo tra parentesi le qualità divine di cui era rivestito e si è spogliato diventando uomo-schiavo fino alla morte, alla morte in croce (cf. Fil 2,7-8).
Ma oggi c’è qualcuno del quale in francese si direbbe che “il n’a pas des caves” (non ha profondità e resta un superficiale) e arriva ad affermare che è l’uomo Gesù che è diventato Dio, è un santo divinizzatosi con il suo comportamento. Estrema bestemmia! Perché Gesù uomo non si è fatto Dio, ma da Dio che era è diventato uomo. Significativamente nel processo il Sommo sacerdote ha detto a Gesù: “Noi ti condanniamo perché ti fai figlio di Dio!”. Ma Gesù non si è fatto figlio di Dio, non ha affermato questa pretesa, Gesù è stato generato come Dio dal Padre. Se lui si fosse fatto Dio anche noi potremmo farci Dio e sarebbe suprema follia, radice di ogni peccato. Purtroppo è molto facile coniare formule o concetti che colpiscono e sembrano appartenere alla verità cristiana. In realtà sono affermazioni di cristiani superficiali: parlano di tutto, ma “ils n’ont pas des caves”.