Il Vangelo di Oggi - 13/04/2022
Evangelo secondo Matteo (26,14-25)
Commento di Enzo Bianchi
Testo tratto dalla Bibbia Einaudi
Lettura Raffaella Tomellini
Mercoledì santo 13 aprile
Lettura dall’Evangelo di Gesú Cristo secondo Matteo (26,14-25)
In quel tempo, 14 uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti 15 e disse: «Che cosa siete disposti a darmi perché io ve lo consegni?» Ed essi gli fissarono trenta pezzi d’argento. 16 Da quel momento egli cercava l’occasione buona per consegnare Gesú. 17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesú e gli dissero: «Dove vuoi che ti facciamo i preparativi, per mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città da quel tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino! Voglio fare la Pasqua con i miei discepoli lí da te”». 19 E i discepoli fecero come aveva ordinato loro Gesú, e fecero i preparativi per la Pasqua. 20 Giunta poi l’ora tarda, egli era a tavola con i Dodici 21 e mentre mangiavano, disse: «Amen vi dico: uno tra di voi mi consegnerà». 22 Ed essi, assai rattristati, cominciarono a dirgli uno alla volta: «Non è che sono io, Signore?» 23 Ed egli rispose: «Chi intinge la mano con me nella scodella, è quello che mi consegnerà. 24 Il Figlio dell’uomo, certo, se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo per mezzo del quale il Figlio dell’uomo viene consegnato! Bene sarebbe stato per lui se non fosse mai nato!» 25 Giuda, colui che lo stava consegnando, disse: «Rabbí, non è che sono io?» Gli disse: «L’hai detto tu».
Preghiamo
Padre misericordioso, tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio subisse per noi il supplizio della croce per liberarci dal potere del nemico: donaci di giungere alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo …
Amen