Il Vangelo di Oggi - 20/03/2023
Evangelo secondo Giovanni (4,43-54)
Commento di Enzo Bianchi
Testo tratto dalla Bibbia Einaudi
Lettura Raffaella Tomellini
Lunedì della IV Settimana di Quaresima 20/03/2023
Lettura dall’Evangelo di Gesú Cristo secondo Giovanni (4,43-54)
In quel tempo, Gesú [partì dalla Samaria] 43 diretto in Galilea. 44 Nonostante Gesú stesso avesse attestato: «Un profeta non ha onore nella sua patria!», 45 quando arriva in Galilea, i Galilei gli fanno buona accoglienza, avendo potuto contemplare tutto il suo operato a Gerusalemme durante la festa – pure loro, infatti, erano andati a quella festa. 46 Viene dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove dell’acqua aveva fatto vino. C’era a Cafarnao un funzionario regio, il cui figlio era ammalato. 47 Venuto a sapere che Gesú dalla Giudea è arrivato in Galilea, questi va da lui, e lo pregava di scendere a guarire suo figlio, poiché stava per morire. 48 Allora Gesú gli dice: «Senza vedere segni prodigiosi, proprio non crederete?» 49 Gli dice il funzionario: «Signore, scendi prima che mio figlio muoia!» 50 Gli dice Gesú: «Va’, tuo figlio vive!» Credette quell’uomo alla parola che gli disse Gesú, ed era già in cammino. 51 Mentre scende, gli vengono incontro i suoi servi, dicendogli: «Tuo figlio vive!» 52 Lui si informa da loro a che ora avesse cominciato a sentirsi meglio. Gli dicono: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato!» 53 Allora il padre riconosce che proprio in quell’ora Gesú gli aveva detto: «Tuo figlio vive!» E cosí credette lui, e tutta la sua casa. 54 Questo il secondo segno, che Gesú di nuovo fece, venendo dalla Giudea in Galilea.
Preghiamo
O Dio, che rinnovi il mondo con i tuoi ineffabili sacramenti, fa’ che la Chiesa si edifichi con questi segni delle realtà del cielo e non resti priva del tuo aiuto per la vita terrena. Per il nostro Signore Gesù Cristo …
Amen