Osservatore Romano - 22 dicembre 2018
di Enzo Bianchi
Al Reverendo fr. Enzo Bianchi, Fondatore della Comunità di Bose, nostro amato nel Signore: grazia e pace a voi da Dio.
In occasione del cinquantesimo anniversario dall’inizio della Comunità monastica di Bose, vorremmo trasmettere le nostre personali congratulazioni, di tutto cuore, e i migliori auguri, nostri personali e del Patriarcato Ecumenico nel suo insieme. Rendiamo grazie a nostro Signore buono e amante per il meraviglioso lavoro e ministero che avete intrapreso, senza distinzione di persona, al servizio dell’umanità.
Ricordando e sottolineando il ministero ispirante della vostra Comunità, vorremmo riconoscere in particolare il modo benedetto in cui voi avete per cinque intere decadi aderito con piena fede alla tradizione monastica dei Padri, rimanendo al tempo stesso fedeli alla vostra realtà di ministero nella compagnia degli uomini e alla vostra sensibilità e visione, sia sul piano locale, sia globalmente. Così, la Comunità di Bose giustamente gode di un prestigio e riconoscimento internazionali per il suo davvero poliedrico ed ecumenico ministero in questo mondo – i molti convegni organizzati e le numerose pubblicazioni date alla luce – rimanendo al tempo stesso fedele alla sua chiamata quale luogo di spiritualità, di solitudine, di rinnovamento e di preghiera per tutte le Chiese.
Questo, naturalmente, non sarebbe stato possibile senza essere saldamente fondati su una lunga tradizione dedicata a costante vigilanza, preghiera fedele, pazienza nelle tribolazioni, incessante pratica dell’ospitalità, come afferma San Paolo nella lettera ai cristiani di Roma. Queste cose, quando sono unite insieme da sincera fede in Dio e nei Suoi Comandamenti, così come da un genuino amore per tutta la Sua creazione, costituiscono il fondamento spirituale che tutti i Cristiani sono chiamati ad acquisire personalmente e a costruire dentro se stessi, e a instillarlo a quanti sono attorno a loro. Ma per diffondere queste qualità e insegnamenti nel mondo, uno deve prima possederli dentro di sé – un risultato che può solo essere conseguito pienamente vivendo oggi una vita autenticamente dedicata a Dio, fissata per sempre in un orientamento senza tentennamenti verso la Sua divina volontà.
Con queste parole allora, caro amico, vi incoraggiamo a proseguire questa via di vita gradita a Dio, e a non smettere di lottare per le cose del cielo, sempre tenendo a mente il fatto che i vostri sforzi e fatiche non restano senza significato per gli altri, ma servono invece come ispirazione ed esempio per tutti coloro che vogliono testimoniarle. E mentre noi ricordiamo il lavoro che voi e la Comunità di Bose avete sviluppato lungo questi cinquant’anni, vi auguriamo anche molti, molti anni ancora di fruttuoso servizio e di crescita spirituale.
Supplicando Dio Onnipotente dei nostri Padri di benedire e di custodire tutti voi durante questo imminente tempo di Natale, e di concedervi ogni dono buono e perfetto dall’alto, estendiamo a voi le nostre preghiere di tutto cuore e i più calorosi saluti, mentre rimaniamo con molto onore e amore nel Signore.
Dal Patriarcato Ecumenico, 19 Dicembre 2018
Con tutta la mia preghiera,
+ Bartholomeos
Arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma
e Patriarca Ecumenico
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