Maria è la terra che ha accolto la Parola, la terra offerta e predisposta all'opera di Dio: «la terra ha dato il suo frutto, ci ha benedetto Dio, il nostro Dio» (Sal 67,7). È quindi in Maria come terra (non sono forse color terra i volti della Vergine nelle icone orientali e in molla Madonne brune dell'Occidente?) che tutta l'umanità e la creazione riconoscono il proprio destino e nel contempo vi trovano celato quel desiderio, quella sete, quella nostalgia, quell'invocazione che sono deposti nel cuore di ogni frammento di creazione.
«Terra del cielo indica un duplice cammino: quello della grazia pellegrina in cerca della creazione e quello della creazione in attesa della pienezza di vita presente come seme nel proprio cuore. Essere «luogo-sito di Colui che non ha luogo-sito» ed essere terra del cielo è forse la vocazione più vera e autentica di Maria, la parola più eloquente che si possa dire su colei che ci consegna, proprio nel silenzio adorante, la sua Parola più preziosa: il Dio fatto uomo, la Parola diventata carne.
dalla prefazione di Enzo Bianchi
Comunità di Bose
Maria - Testi teologici e spirituali dal I al XX secolo
© Mondadori, 2000