Nate come meditazioni per gli esercizi spirituali predicati ai vescovi del Piemonte e dell'Abruzzo e Molise, queste riflessioni sulla Prima lettera di Pietro sono in realtà un accorato appello rivolto a tutti i cristiani che, nel terzo millennio, non vivono più la situazione della "cristianita" ma sono presenti come minoranza in società pluraliste per cultura e religione o, come in Occidente, in un mondo secolarizzato o indifferente. Anche oggi i cristiani sono chiamati a vivere la sequela del Signore quali "stranieri e pellegrini", in una Chiesa che deve essere innanzitutto "fraternità" capace di mostrare una differenza di vita che sola è eloquente per la testimonianza nella compagnia degli uomini.
Con una nuova traduzione integrale della Prima lettera di Pietro
Enzo Bianchi
Una vita differente
© San Paolo 2005