di Enzo Bianchi
Meraviglia per Dio, ma anche meraviglia per l’uomo. L’uomo deve diventare Bellezza, e lo diventerà quando sarà una cosa sola con Dio.
Ma, già ora, l’uomo è bello!
Se noi sappiamo contemplarlo, guardarlo dal di dentro – che egli si presenti a noi come delinquente o come peccatore – noi possiamo vedere sempre, al fondo di lui, la bellezza. I cristiani han sempre ceduto alla tentazione di restringere la proprietà della bellezza ai santi, ma l’uomo è bello anche quando è peccatore. Il problema è di vedere, nella sua stessa caduta, la bellezza. Non è male descrivere il peccato dell’uomo: è male farlo senza saper cantare la sua dignità, anche in quella situazione.
Ma si tratta, anche qui, di avere occhi puri. Certamente gli hyppies possono dare un saggio ai cristiani in questa ricerca. Essi sanno mettere i fiori all’adultero come al ladro, al poliziotto come all’energumeno.